“I problemi del nostro attuale sistema di produzione di proteine sono molti e gravi e riguardano il pianeta, la salute umana e il benessere degli animali. I prodotti a base vegetale (PB-APA, cioè Plant-Based – Animal Product Alternatives) offrono una soluzione sana ed ecologicamente sostenibile. Sono da preferirsi dal punto di vista ambientale in termini di emissioni di gas a effetto serra, utilizzo dell’acqua e del suolo e, dal punto di vista nutrizionale, in termini di grassi saturi, colesterolo, fibre e una serie di altri nutrienti”.
Questa la conclusione del recentissimo studio Plant-based animal product alternatives are healthier and more environmentally sustainable than animal products, pubblicato sul Volume 6 della rivista Future Foods (dicembre 2022) da Christopher J. Bryant, ricercatore presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bath (UK). Lo studio è una metanalisi dei risultati di 43 recenti pubblicazioni scientifiche in lingua inglese, un terzo dedicato alla sostenibilità ambientale (environmental sustainability) e due terzi alla salubrità (healthiness) dei prodotti a base vegetale. E utilizza un approccio – vale la pena di ricordarlo – diverso dalla posizione del settore italiano dei prodotti a base vegetale, secondo cui i Plant-Based non sono necessariamente alternativi ma possono dare un contributo ad avere regimi alimentari equilibrati e soprattutto variegati che non escludano a priori alcuna categoria di prodotto (a tavola c’è posto per tutti). Ciò premesso, dopo avere più volte esaminato i plus ambientali dei Plant-Based, di seguito riportiamo le conclusioni principali dello studio sul rapporto fra Plant-Based e salute.
Plant-Based e salute: le conclusioni (favorevoli) della scienza
Profilo nutrizionale. I prodotti a base vegetale presentano in generale ridotti livelli di grassi, grassi saturi, colesterolo e calorie, ma possono contenere meno proteine biodisponibili, ferro e vitamina B12. Sebbene alcuni prodotti mostrino alti livelli di sale, la categoria nell’insieme tende ad avere un maggior contenuto di fibre e un ampio spettro di micronutrienti.
Sintesi proteica muscolare e perdita di peso. I Plant-Based generano una sintesi proteica muscolare analoga a quella derivante dal consumo di proteine animali, e possono dare benefici in termini di perdita di peso.
Effetti rispetto a specifiche condizioni di salute. I prodotti a base vegetale possono ridurre il colesterolo, migliorare la salute dell’intestino e ridurre l’incidenza di malattie cardiovascolari, diabete, iperuricemia e fragilità ossea. Alcune ricerche hanno calcolato che l’integrazione di prodotti a base vegetale in nelle diete esistenti, accanto ai prodotti animali, potrebbe prevenire fino a 52.700 morti premature all’anno.
Innovazione: benefici e prospettive. La ricerca sui Plant-Based ha individuato ingredienti e processi che ottimizzano il tenore di proteine e fibre, migliorano il contenuto di vitamine e riducono la presenza di antinutrienti. Ulteriori ricerche sono focalizzate su come aumentare il contenuto di proteine, ferro e vitamina B12 e ridurre, nel contempo, la quantità di sale.
Percezione dei consumatore. Sebbene la maggior parte dei consumatori consideri correttamente i prodotti a base vegetale validi dal punto di vista nutrizionale, la contemporanea percezione di questi stessi prodotti come “non naturali” o eccessivamente lavorati/processati potrebbe indurre erroneamente a pensare che siano anche meno salutari. Al contrario, conclude lo studio di Bryant, “la scienza suggerisce che i Plant-Based possono diventare una parte sostenibile e sana del nostro futuro panorama proteico”.
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