03.03.2022
Prodotti vegetali e nuovi alimenti: un po’ di chiarezza

Prodotti vegetali e nuovi alimenti: un po’ di chiarezza

Novel Food: cosa sono?

La categoria del Novel Food trova una precisa definizione a livello europeo: secondo il Regolamento (UE) 2015/2283, è “Novel Food” qualsiasi cibo che non sia stato consumato “in modo rilevante” prima del maggio 1997 tra cui, appunto, i prodotti a base vegetale. 

Ai fini della massima tutela della salute del consumatore, lo stesso Regolamento stabilisce che l’ingresso di un Novel Food nel mercato UE debba essere autorizzato dalla Commissione Europea, dopo avere ottenuto la valutazione di sicurezza dell’EFSA (European Food Safety Authority)

 

Occhio alle differenze!

La Overview internazionale Nutraceutica e Novel Food: tra salute e sostenibilità, pubblicata a gennaio 2022 dall’Area Studi Mediobanca (il documento è scaricabile previa registrazione gratuita al sito), afferma che i Novel Food hanno in comune un tratto fondamentale: l’innovazione. Alcuni Novel Food offrono fonti proteiche diverse da quelle di derivazione animale per rispondere alla pressione di una popolazione crescente e ad un uso oggi non efficiente delle risorse (acqua, terreno, mangimi, ecc.), per limitare gli impatti sull’ambiente e per superare pratiche produttive che hanno sollevato obiezioni di ordine etico e salutistico.  

Ma i Novel Food non sono affatto uguali tra loro, né per materie prime impiegate, né per procedimenti produttivi e neppure, ad oggi, nell’accoglienza da parte dei consumatori.

Ad esempio, esiste una differenza fondamentale fra i prodotti a base vegetale e quanto viene genericamente definito “cibo sintetico” o “di laboratorio”: 

  • i prodotti a base vegetale (Plant-Based) sono ricavati da verdure, cereali, legumi o dalle loro proteine isolate;  
  • i cibi sintetici sono realizzati, appunto, in laboratorio con l’impiego di cellule animali che vengono prelevate e coltivate in provetta, nello specifico all’interno di apparecchiature (bioreattori) che ne accelerano la riproduzione. 

Per sapere di più sui cibi “sintetici/di laboratorio”, le loro potenzialità e le criticità da risolvere, si vedano – fra gli altri – l’articolo Possibilities for Engineered Insect Tissue as a Food Source, pubblicato su Frontiers, e l’articolo “Cibo fatto in laboratorio, business oltre quota 700 miliardi entro il 2027”, uscito recentemente sul Sole 24 Ore, che presenta la citata Overview di Mediobanca. 

 

Il mercato premia i Plant-Based

In termini di accoglienza da parte del mercato, come abbiamo visto, i consumi europei di prodotti a base vegetale registrano da anni sensibili aumenti. Relativamente all’Italia, la Overview di Mediobanca:

  • fornisce i numeri, in crescita, sull’andamento dei consumi di alimenti vegetali nel biennio 2019-2020;

Vendite negli iper e supermercati in Italia (anno 2020)

    Fonte: Area Studi Mediobanca
  • presenta le previsioni a medio-lungo termine sui consumi delle proteine non di origine animale. E sono particolarmente promettenti: il loro mercato “è previsto passare entro il 2035 dall’attuale 2% all’11% del mercato complessivo delle proteine, per un valore attorno ai 290 miliardi di dollari, con un crescita annua del 14% trainata principalmente dai derivati vegetali”.
credit foto: Photo by Parker Gibbons on Unsplash